I 100 ANNI DEL MOTO CLUB ROMA

Il Moto Club Roma ha tagliato il fatidico traguardo dei 100 anni.

Un secolo di storia ricco di successi e di soddisfazioni, che l’ha visto protagonista nell’organizzazione  di importanti manifestazioni e nella crescita di tanti campioni  che hanno dato lustro al motociclismo nazionale e mondiale.

Molti ricordi  mi legano al Moto Club Roma e non saprei  da dove cominciare. Vorrei però citare un episodio  che mi ha particolarmente colpito, perché significativo dell’attaccamento ai colori sociali anche da parte di chi vi aveva militatati molti anni prima.

Una mattina del febbraio 1989  un distinto ed anziano signore tedesco venne a farmi visita presso gli uffici  della Federazione Motociclistica Italiana, ove svolgevo le funzioni di Segretario Generale. Era accompagnato dalla moglie e dall’autista di un taxi che aveva affittato per due intere giornate per mettersi alla ricerca  della vecchia sede del Moto Club Roma, che ricordava in Via del Corso, e di tanti amici motociclisti dei quali aveva da anni perso le tracce.

Era stato, infatti, socio del Moto Club Roma negli ani 1932-33, durante una soggiorno di lavoro di suo padre nella Capitale, e non aveva mai dimenticato quel periodo felice che gli aveva anche  permesso di partecipare ad una Roma-Napoli-Roma, una delle più importanti gare motociclistiche del tempo.

Si chiamava Kolbe (il nome di battesimo non lo ricordo) e la moglie mi aveva quasi supplicato di aiutarlo in questa sua ricerca che era divenuta un’ossessione. Era molto avanti negli anni e, dopo avere lasciato ai figli la gestione dell’azienda di famiglia in Bonn, gli era rimasto il grande desiderio, prima di concludere la sua esistenza, di rivivere per qualche giorno il piacevole sapore di quei pochi anni  trascorsi a Roma per lui indimenticabili..

Non sapevo cosa fare, la sede del Moto Club si era spostata a Piazza Grecia, ma la mattina non era aperta, quindi non sapevo dove indirizzarlo. Gli mostrai allora alcuni numeri della rivista federale dell’epoca  “Il Centauro”, sperando di trovare qualche immagine che avesse potuto fargli affiorare qualche ricordo, poi mi venne un’idea.

Chiesi al tassinaro, che era anch’egli per combinazione un appassionato del nostro sport, di accompagnarlo in Via della Conciliazione al negozio di Amilcare Rossetti, grande gloria del Moto Club Roma, che forse avrebbe potuto aiutarlo a ritornare indietro nel tempo.

Kolbe trovò Rossetti  in compagnia di Arnolfo Signorelli, un altro personaggio storico del Moto Club Roma, e quando lo videro esclamarono entrambi: “Kolbe, cosa ci fai qui?”. Il tedesco, che non si aspettava di essere riconosciuto all’istante, restò interdetto, si commosse e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Solo dopo essersi ripreso, riuscì a ripercorrere con  Rossetti e con Signorelli  quei giorni felici della sua permanenza in Italia e di partecipazione alla vita del Moto Club Roma, Riaffiorarono ricordi  e, come d’incanto, tutti e tre si ritrovarono ragazzi.

Tornò nel mio ufficio euforico, non sapeva come ringraziarmi e, come ricompensa, m’invitò suo ospite a Bonn  per una breve vacanza assieme a tutto il personale della Federazione, che aveva anch’esso mostrato interesse alla sua storia.

Il suo volto era radioso, aveva inaspettatamente ritrovato i vecchi amici del “suo” Moto Club, con i quali aveva potuto fare un viaggio a ritroso nel tempo e rivissuto tempi oramai andati Poteva ora tornare soddisfatto in Germania.

Anche sua moglie mi ringraziò, avevo reso felice suo marito.

Vincenzo MAZZI